venerdì 7 marzo 2008

Due pesi e due misure


Poche ore fa c’è stato un attentato a Gerusalemme, sono morti sei israeliani oltre ai due attentatori. Negli ultimi sette giorni Israele ha bombardato a tappeto la striscia di Gaza, di palestinesi ne sono morti 150 circa, di cui un terzo in un solo giorno. Decine di questi sono bambini, alcuni neonati. Non voglio fare qui la “conta” dei morti, più palestinesi, meno israeliani, ecc. Quello che mi sento però obbligato a sottolineare è la differenza nel trattamento riservato a queste notizie da parte dei media italiani. Dopo l’attentato a Gerusalemme tutti i telegiornali italiani hanno dato la notizia in apertura, con collegamenti in diretta, racconti strazianti, ecc. Nell’ultima settimana molti telegiornali non hanno nemmeno parlato per un secondo di quello che stava accadendo a Gaza, quei pochi che l’hanno fatto non si sono certo affrettati a dare la notizia in apertura, ma solo a fine telegiornale o quasi, parlando di “continue tensioni in Medioriente”. Cioè spiegatemi una cosa, cento morti palestinesi sono “tensioni” e sei morti israeliani sono “strage”? Ma per fare i giornalisti non bisognerebbe conoscere l’italiano e il significato delle parole?

Quello che trovo vergognoso è che una tale disparità nel dare le notizie è tutta italiana. Mi capita spesso di vedere la Bbc o la Cnn e devo ammettere che sono molto più imparziali e obbiettive nel coprire le notizie dal Medioriente rispetto alle tv italiane. Sarà che in America o in Gran Bretagna le “lobby ebraiche” possono solo premere con determinati mezzi “legali” per avere i media dalla loro parte, mentre in Italia con un po’ di soldi i media te li compri direttamente alla faccia dell’informazione libera! Banana Republic… Banana Tv!

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