mercoledì 26 settembre 2007

Perchè scrivere?


Non è la prima volta che decido di scrivere quello che penso in rete. L’ho fatto altre volte, anni fa avevo un sito “turistico” sulla Giordania, sono stato per molto tempo un membro attivo del forum di Allam poi abbandonato per “irrimediabile xenofobia” di buona parte dei suoi frequentatori e mancanza di neutralità del moderatore stesso, ho anche avuto una breve esperienza con un blog in precedenza, giusto un paio di settimane e poi l’ho chiuso perché non avevo tanto tempo a disposizione.
Questa volta ho deciso, devo fare sul serio, scrivo quando mi va, una settimana può andare bene un solo articolo, poi magari c’è il giorno in cui mi sento in vena e ne scrivo tre, non devo e non voglio avere nulla di programmato, il blog deve rappresentare il luogo in cui rifugiarsi quando hai da dire qualcosa su questo benedetto mondo destinato all’autodistruzione nel giro di pochi decenni (nella migliore delle ipotesi).

Chi sono? Nessuno, ma nel mio piccolo ho una fortuna, che però negli ultimi anni si sta trasformando in una maledizione, quella di avere un DNA misto, nelle mie vene scorrono globuli italici affiancati da quelli arabi in completa armonia, senza distinzione di razza, cultura o religione!
Perché sta diventando una maledizione? Beh, basta guardarsi attorno, ormai per i musulmani rischi di diventare troppo “occidentalizzato” perché magari non sei d’accordo su tutto quello che succede da quelle parti, per gli occidentali sei “integralista” perché dici che i palestinesi sono le vittime e non i carnefici nel “mitico” conflitto mediorientale…
Insomma, quelli come me rischiano di perdersi tra i due mondi. Pare che per molti, troppi direi, il mondo debba essere per forza bianco o nero, il grigio non esiste. Non dico che per forza si debba credere nelle 256 tonalità di windows, ma almeno una scala di grigi potrà esistere? Potrò essere laico e musulmano? Contro i terroristi ma favorevole a una scuola araba in Italia? Capitalista ma estimatore del Che? Non è possibile? E dove sta scritto?

Spero che questo sia l’inizio di un lungo percorso di confronto e dibattito con tutti, musulmani, cristiani, atei, destra, sinistra, leghisti, stalinisti, in sintesi tutti. L’unica regola? La buona educazione, esprimere opinioni e non insulti, rendersi conto che l’interlocutore è prima di tutto un essere umano come te, poi viene tutto il resto. Il nome del blog, la tenda beduina, non nasce per caso. Personalmente ho un grande amore per il deserto, è un luogo come pochi dove rilassarsi e meditare. Il silenzio, il cielo stellato, il rumore del vento e soprattutto la tenda. Casa dei beduini, ma anche circolo di confronto e dibattito dove i capi tribù si uniscono e parlano dei loro problemi, tra profumo d’incenso e bicchieri di tè bollente, perché la discussione rimanga sempre amichevole. Che sia di buon auspicio per questo blog…

Powered by FeedBurner

Add to Technorati Favorites