Ieri Magdi Allam tanto per cambiare ha puntato il dito sui musulmani in toto. Le velate sono tutte integraliste appartenenti a un' ideologia “imperialista islamica” che vuole dominare il mondo. Ecco, quindi tutte quelle signore e signorine che conosco, semplici donne religiose e con valori sani, magari un po’ “all’antica” per gli standard occidentali, come potevano essere qui le nostre nonne, sono in realtà delle pericolosissime donne imperialiste! Eppure le mie carissime zie non sanno nemmeno dove si trova l’Italia da conquistare, i loro problemi sono il lavoro del figlio, il matrimonio della figlia, l’affitto della casa e via dicendo. Il velo lo portano perché nella religione islamica, per quanto Allam possa continuare a negarlo, ci sono versetti coranici e detti del profeta che indicano chiaramente il velo come indumento femminile “atto a garantire la purezza e la moralità nella società”. Si può obiettare su ciò, nel senso che uno potrebbe dire che nel 2007, con internet, le tv satellitari, playboy e tutto il resto, questa “moralità” va a farsi benedire e non è certo un ciuffo di capelli a scatenare il putiferio sessuale! Personalmente, se il signore mi avesse creato senza i testicoli, avrei sicuramente posizionato il velo in fondo alla lista delle mie priorità religiose, avrei pensato prima a tante altre cose che spesso molte velate trascurano.
Nell’Islam oltre alla “morale sessuale” c’è anche una “morale verbale”, una comportamentale, una economica e tante altre. Nell’Islam, un po’ come diceva Gesù, il ricco deve cercare di liberarsi della sua ricchezza, perché questa può impedirgli l’ingresso in paradiso, specie se il suo vicino, o il vicino del suo vicino, e si va avanti fino a 70 gradi di vicinato, soffre la povertà e la miseria. Siccome tale condizione è certamente verificata in quasi tutti i paesi musulmani (escludiamo Emirati e simili) è chiaro che nell’Islam oggi, volendo essere rigidi, non si può godere della propria ricchezza data la povertà diffusa. Eppure di donne velate piene di ciondoloni d’oro il mondo arabo è stracolmo, un controsenso? In un certo senso si. Prima smettiamola di mentire, di essere avidi, di giudicare il prossimo, di trascurare i poveri, poi casomai mettiamoci il velo per aspirare alla “perfezione”. Questo è il mio pensiero. Ma detto ciò, caro Allam, ci risparmi la storia delle “velate imperialiste”, è troppo grossa per andare giù!
Nell’Islam oltre alla “morale sessuale” c’è anche una “morale verbale”, una comportamentale, una economica e tante altre. Nell’Islam, un po’ come diceva Gesù, il ricco deve cercare di liberarsi della sua ricchezza, perché questa può impedirgli l’ingresso in paradiso, specie se il suo vicino, o il vicino del suo vicino, e si va avanti fino a 70 gradi di vicinato, soffre la povertà e la miseria. Siccome tale condizione è certamente verificata in quasi tutti i paesi musulmani (escludiamo Emirati e simili) è chiaro che nell’Islam oggi, volendo essere rigidi, non si può godere della propria ricchezza data la povertà diffusa. Eppure di donne velate piene di ciondoloni d’oro il mondo arabo è stracolmo, un controsenso? In un certo senso si. Prima smettiamola di mentire, di essere avidi, di giudicare il prossimo, di trascurare i poveri, poi casomai mettiamoci il velo per aspirare alla “perfezione”. Questo è il mio pensiero. Ma detto ciò, caro Allam, ci risparmi la storia delle “velate imperialiste”, è troppo grossa per andare giù!