La mia avventura nella “blogpolitica” italiana non può che iniziare con lui, il più discusso, il più odiato, il più amato, il più basso (fisicamente) dei politici italiani. Mi riferisco chiaramente a Silvio!
Berlusconi è un fenomeno, c’è poco da dire. Uno che nonostante tutto riesce ancora ad attirare le simpatie di così tanti italiani non è normale. Due anni di Prodi e l’Italia si è dimenticata dei cinque anni di totale buio di Berlusconi. Certo uno potrebbe dire che con Prodi la situazione non è migliorata, ma di certo non è peggiorata, eppure sembra quasi dagli umori popolari che quando c’era Berlusconi si stava tutti bene, ricchi e felici!
Politicamente parlando sono abbastanza lontano da Berlusconi, ebbene si, tendo a sinistra! Sono un coglione anch’io! Però non sono nemmeno comunista, specialmente se si parla di economia. Gli stati dove oggi si vive meglio al mondo sono tutti stati con una solida e libera economia di mercato, dove però c’è un forte senso di “giustizia sociale”, penso ai paesi scandinavi, al Canada e pochi altri. Il modello di “mercato libero” non sono certo gli Stati Uniti, dove puoi diventare milionario così, ma dove puoi anche crepare nell’indifferenza generale. Per questo vedo bene un partito come il PD, le idee sono buone, il leader è capace, forse manca il carisma necessario. Ora però c’è un problema, non è che alla fine per guadagnare voti il PD svende la sua anima “di giustizia” e diventa quasi un remake di FI? Il dubbio mi sorge quando vedo tutti parlare delle stesse cose, in salse diverse. Nessuno si avvicina più di tanto a un tasto dolente della società italiana, quello della distribuzione della ricchezza, perché sembra troppo da comunisti! Però non lo è, l’idea che il ricco debba cedere un pochino della sua ricchezza per aiutare i poveri non è comunista, è semplicemente umana. E’ in tutte le religioni, in tutte le rivoluzioni, in tutti i movimenti popolari. Si danneggia l’economia del paese in questo modo? Non credo. In Svezia quasi tutti sono “middle class”, ci sono pochi ricchi e pochi poveri, eppure è un paese che viaggia molto bene (vedi fondi alla ricerca scientifica).
Negli ultimi giorni Berlusconi ha tirato fuori un’idea delle sue, mi preoccupa il fatto che anche Veltroni la consideri valida! Mi riferisco all’idea di “detassare gli straordinari”. Tutti contenti, ma di che? Io di economia ci capisco il giusto, ma mi sembra piuttosto chiara la conseguenza di una cosa del genere. Lo stato toglie le tasse sugli straordinari, di conseguenza un’azienda che si trova con molto lavoro da fare invece di assumere un giovane chiederà ai propri impiegati “vecchi” di fare gli straordinari, perché conviene all’azienda non pagando le tasse, conviene ai lavoratori perché andranno a prendersi due soldini in più. Sembra tutto tanto bello, se non fosse per il giovane disoccupato che già oggi non trova lavoro, figuriamoci quando le aziende tenderanno a far lavorare di più i propri dipendenti piuttosto che assumerne di nuovi! E meno male che stanno tutti pensando ai giovani in questa campagna elettorale…